Tinacci Auto a Figline Valdarno,
AAA cercasi personale

"Qualcuno va via e qualcuno ritorna, come tutti abbiamo bisogno di personale". Carlo Tinacci è titolare di Tinacci Auto a Figline e Incisa Valdarno (Fi), azienda per cui nove dipendenti non sono sufficienti per il giro di lavoro di oggi.

Come se lo spiega?
Avevo due ragazzi che quest'estate mi avevano assicurato che si sarebbero fermati. Non è stato così. Solo oggi ho fatto 11 telefonate, ma gli studenti delle scuole professionali o si sono già accomodati o non si sentono tagliati per questo mestiere. Secondo me puntano alla concessionaria, perché fanno meno e si specializzano su un marchio. Da noi devi saperli trattare tutti, è più difficile. Io sono multimarca, orgogliosamente multimarca.

Che cosa dobbiamo sapere di più di Tinacci Auto?

L'ho fondata nel 2011, avevo 37 anni e un paio di decenni di lavoro alle spalle. Ero stato venditore in una concessionaria Volkswagen-Audi a partire dal 1992 e responsabile vendite, dal 2004, nella concessionaria Ignesti di Firenze, finché con due soci ho deciso di mettermi in proprio.
 Ma ci stavo stretto e nel 2011 ho avviato un'attività di sola vendita per conto mio, a Terranuova Bracciolini. Due anni dopo ho lasciato i 500 metri quadrati che ospitavano nuovo e usato per un immobile tre volte più grande in cui alla vendita ho affiancato la riparazione meccanica.



Ma non siamo ancora in Località La Massa...
Lì ci sono arrivato nel 2017, abbandonando la vendita - e le dirò che sono contento - e dedicandomi completamente all'assistenza. Il capannone è di mille metri tra centro gomme e officina meccanica, e ce ne sono altri 2.500 di piazzale sempre strapieno perché ho anche sei carroattrezzi. Siamo convenzionati con IMA Italia Assistance e da due anni facciamo soccorso anche in autostrada, nel tratto Firenze-Arezzo.

Com'è il giro di lavoro complessivo?

Tra meccanica, cambi automatici compresi, e gomme sono 5.000-5.200 ingressi l'anno dall'utilitaria all'alto di gamma con una prevalenza di vetture di fascia medio alta, vetture più fresche. Lavoriamo parecchio con le società di noleggio - il 40 per cento dell'attività si sviluppa con Arval, ALD Automotive, LeasePlan, UnipolRental - e abbiamo diverse convenzioni con le Forze dell'Ordine
.
La struttura è bella, imponente, in posizione strategica sulla strada statale, attrezzata... Abbiamo standard da concessionaria, difficile perdere il cliente una volta che si è affacciato, anzi, chi entra esce complimentandosi.

Ha progetti nel breve periodo?

Acquistare il capannone e le nuove attrezzature è stato un grosso investimento; dopo il blocco forzato da pandemia abbiamo rifatto il tetto e contiamo di posizionare i pannelli solari entro la fine dell'anno.
Le colonnine per la ricarica? A parte la wall bax ad uso officina, ne abbiamo installate due con un progetto Arval per la clientela e gli automobilisti di passaggio e... mai, non sono state utilizzate nemmeno una volta! Mai una ricarica e nemmeno una riparazione di una vettura totalmente elettrica.

Da cliente del Cdrt, diamo per scontato l'utilizzo del ricambio originale?
Si cerca il miglior prezzo per il cliente, anche se io consiglio sempre l'originale, in particolare sulla tagliandistica, per un discorso di tranquillità: se il cliente ha un problema con un filtro di concorrenza da 10 euro viene fuori un pandemonio, se hai montato il filtro originale che cosa potrebbe volere di più?
 Fatti due conti, sono cliente Cdrt da 10mila euro al mese.
Lavorando in concessionaria, conoscevo il consorzio da ben prima che aprissi la mia attività. Il servizio è fondamentale ed è sempre un buon servizio.

C'è qualcosa di migliorabile, dal suo punto di vista?

Non c'entra direttamente il Cdrt, ma a volte ordino in concessionarie di altri consorzi AsConAuto perché alcuni magazzini non sono veloci. Anche sull'assistenza, tante la promettono ma non la danno, e infatti mi sono attrezzato con Pass-Thru. Se hai un problema il magazzino ti dice "noi siamo il magazzino, chiedi in officina". Mi è capitato proprio in questi giorni con una chiave, alla fine l'ho trovata su internet.

Prima di salutarci mi dice com'è stato il viaggio premio a Capo Verde?
Un bel viaggio in un bel posto, ci siamo divertiti. Sono andato con le mie figliole, Letizia di 19 anni e Caterina di 13, mia sorella e mio cognato. Decidere di partire con l'officina in piena attività è stata dura, ci ho pensato un po', ma ne è valsa la pena. Bella compagnia (ci siamo tenuti lontani da chi parlava di lavoro), bella organizzazione, belle escursioni. Il ricordo più bello? La vacanza!

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